top of page
Immagine del redattoreElia

L'ALTRO GIAPPONE al MANN (dal 29.09.21 al 3.10.21 - e altre esposizioni sino al 6.01.2022)

“A 10 anni dalla triplice catastrofe del Tohoku, in un momento storico in cui l’ umanità sta affr

ontando una pandemia globale e si interroga sul futuro del pianeta, L’ALTRO GIAPPONE ha ritenuto imprescindibile imperniare la manifestazione del 2021 sul rapporto tra Uomo e Natura. Trovandoci nel contesto museale del MANN, si è lavorato prima di tutto sull’idea di stratificazione, prendendo spunto da quello che ancora riaffiora dalle terre devastate dallo tsunami. Ma stratificazione vuol dire anche memoria, in tutte le sue forme, tema comune a molti dei film in rassegna. Arricchiscono il programma due eventi speciali che partendo dalla stoica ricerca della perfezione estetica in due discipline performative quali il teatro ed il pattinaggio artistico esemplificano le risorse artistiche e culturali che un paese ha per rinascere, come singoli e come comunità.”, afferma Barbara Waschimps, curatrice della rassegna.


Dal 29 settembre al 3 ottobre, presso l’Auditorium del MANN, sarà possibile assistere a proiezioni ed incontri: si partirà mercoledì prossimo (ore 11) dalle più remote zone del paese, narrate in “Aogashima”di Hamish Campbell. Peculiare la scelta della pellicola “The Written Face” (1995) dello svizzero Daniel Schmid, capolavoro riscoperto quest’anno dalla Cinémathèque Suisse in collaborazione con l’Istituto Svizzero di Roma (la proiezione sarà prevista il 29 settembre alle 17 come evento speciale, con l’introduzione di Giorgio Amitrano dell’Università L’Orientale): l’opera rappresenta uno spaccato sulla figura teatrale dell’onnagata (attore che recita parti femminili) nel teatro Kabuki.


Da non perdere la prima assoluta italiana in sala (giovedì 30 settembre, ore 20) di “Minamata” di Andrew Levitas: ecco la storia del fotografo americano Eugene W. Smith, interpretato da Johnny Depp, inviato in Giappone ad indagare sull’avvelenamento delle acque per cui era imputato un colosso industriale nipponico; fu proprio la rivista “Life”, con il servizio, a difendere i diritti delle vittime di una catastrofe ambientale che ha determinato morti e danni perenni ai sopravvissuti. Per chi è scettico sui legami tra Oriente e Occidente, consigliata la visione di “Café Funiculì funiculà” (prima italiana in sala, venerdì 1° ottobre, ore 17): il film, realizzato dalla regista giapponese Ayuko Tsukahara, descrive, con toni sognanti, il rapporto tra chi vive il presente e chi non c’è più.


Due le proiezioni con il regista o gli attori in sala: la prima mondiale di “Yomigaeru” di Alessandro Trapani (30 settembre, ore 12), che ripercorre il viaggio del jazzista Giuseppe Bassi nel territorio della centrale nucleare di Fukushima, e “Koi” di Lorenzo Squarcia (venerdì 1° ottobre, ore 15), ben noto sui network mondiali e adesso fruibile in sala con la presenza dello stesso Squarcia.


Emozionante conclusione con il talk “The Total Package” (domenica 3 ottobre, ore 17), un tributo al più grande pattinatore artistico di tutti i tempi e leggenda vivente dello sport, il giovane Yuzuru Hanyu, sopravvissuto allo tsunami: ne parlerà con il pubblico, commentando la proiezione delle migliori performances atletiche di Hanyu, il giornalista sportivo Massimiliano Ambesi.


Dal cinema alle mostre: per tutta la durata della rassegna filmica, nel Braccio Nuovo del MANN, sarà possibile visitare la videomostra “11 Stories on Distanced Relationships: Contemporary Art From Japan “, realizzata con il sostegno della Japan Foundation; artisti contemporanei riflettono, in tempi di pandemia, sui rapporti umani mediati, ed allo stesso tempo possibili, grazie alle nuove tecnologie. Sempre nel Braccio Nuovo, sarà allestita, sino al 29 novembre, l’esposizione fotografica di Gianni Giosuè, ” Japan Tsunami / A Long Walk In Tohoku” : saranno presentati dieci scatti in grande formato ed un video, che narrano il reportage del fotogiornalista in Giappone dopo lo tsunami del 2011.


Sempre sino al 29 novembre, nella sala dei Tirannicidi, in calendario “Statue di Buddha nella terra di Yamato” del fotografo Kozo Ogawa: nell’esposizione, organizzata in rete con l’Istituto Giapponese di Cultura, vi saranno quaranta immagini delle antiche statue di divinità buddhiste, provenienti dalla città di Nara ed, in alcuni casi, inserite nel patrimonio dell’umanità; gli scatti di Ogawa dialogheranno con i celebri capolavori della collezione Farnese del MANN.


Infine, in rete con il Museo Civico Filangieri, saranno presentate alcune armature e spade giapponesi, visibili in Auditorium sino al 6 gennaio 2022, creando una connessione ideale con la sezione “Gladiatorimania”. Per gli appassionati delle arti applicate giapponesi, accanto all’Auditorium (sino al 6 gennaio 2022), l’artista Minori Shimizu esporrà quadri realizzati in una tecnica mista su carta, unica nel suo genere, denominata “Kyo-origami”.

7 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Pompei e gli Etruschi

Fino al 2 Maggio 2019 - Parco Archeologico di Pompei Fino al 2 maggio 2019 nella Palestra Grande degli scavi di Pompei ci sarà una mostra...

Comments


bottom of page